Una serata particolare quella di giovedì 18 dicembre, una serata di emozioni che si sono, man mano, profuse in una atmosfera fatta di sacralità e di arte, dalle nuance accese. Una cornice di quadri e di oggetti sacri hanno avvolto i presenti: alunni e genitori, docenti ed ex allievi, amici e parenti. E, poi, i genitori e il fratello di Ilaria, a cui il nostro liceo ha intitolato il laboratorio di ebanisteria, in ricordo di una ragazza che ha lasciato ricordi e per cui ci sono ancora parole di affetto e lacrime e sorrisi e una rosa. Un grazie alla dirigente, e alle sue parole dette sottovoce, un grazie al prof. Bricchi e al suo senso vero dell’umorismo, un grazie alla vicepreside, sempre attenta alla realtà della nostra scuola e un grazie ai ragazzi che hanno, con le gentili note di un flauto e delle chitarre, espresso la forma d’arte per eccellenza, la musica, un grazie agli attori di Moliere, alla loro bravura e alla loro enfasi. Ma un grazie speciale agli allievi premiati, tutti, perchè sono loro l’orgoglio di chi trasmette il sapere, perchè sono loro l’espressione vivente di quell’etimo forse nascosto nel termine alunno, allevare e nutrire, attraverso quell’empatia che si crea sui banchi di scuola. Quelle borse di studio sono solo un simbolo di chi riconosce la vostra bravura, ragazzi, bravura di fronte a cui facciamo chapeau.
Docente Elisabetta De Leonardis