Le arenarie della cripta di Sant’Anastasio, suggestivo museo astigiano ricco di reperti archeologici, si sono, in un pomeriggio di primavera, animate di suoni, di voci e di danza. Le pietre del museo hanno parlato ad un pubblico attento, silenzioso e commosso, accompagnato per mano in un viaggio sotterraneo da sinuosi movimenti di ballerine aggraziate, da parole evocative di bellezza di monaci itineranti, dai suoni di arpa, di flauti e di chitarre che, quasi come per magia, hanno commosso gli occhi di chi ha visto le pietre animarsi e ascoltato parole-pietre, scolpite in quel moving museum, nelle fotografie artistiche, nei cuori di chi ha creato e di chi ha fruito della bellezza dell’arte.
Grazie Laurana, Laura, Andrea, Roberto, Paolo, Iolanda, Cristina, Carlo, Enrico, Viviana, Anna, Marta, Flavia, Federico, Stefano, Alessia, Alice, Alessandro, Tommaso, Sara, Maria Elise, Nicol, Federica, Clara, Luca, Sara, Chiara, Chiara Sophie, Giada, Elisa, Gaia, Matteo, Leonardo, Kevin, Samuele, Miriam, Fabio, Elisa, Stefano, Letizia, Fabio, Beatrice, Linda, Alice, Ivan, Elena, Viviana, Noemi, Antonella, Cinzia, Giulia, Adriana, Elisa, Silvana, Aminata, Serena, Federica, Giulia, Roberta, Alessia, Giorgia, Alessia, Francesca, Giorgia, Alessia, Francesa, Laura, Paola, Beatrice, Amela, Silvia, Sandra, Sara, Nadia, Sara, Meri, Sandy, Erika, Silvia, Ugo, Franco, Patrizia.