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Termometro
metallico "B. Platschich" - Paris.
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Termometro
differenziale (di Leslie).
Per
misurare la temperatura. E' formato da un tubo a forma di
U ai cui estremi si trovano delle ampolle. All'interno del
tubo è presente dell'alcol, riscaldando l'aria presente
nelle ampolle essa si dilata spingendo il liquido. Se la
temperatura è diversa si ha diversa pressione e quindi
un dislivello nel liquido. |
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Termometro
a filo caldo (di Breguet).
Lo strumento è formato da una lastrina di sottilissime
lamine di platino, oro ed argento sovrapposte e pressate
ed è avvolto ad elica e fissato superiormente ad
un sostegno di ottone. Sulla base è posta una vaschetta
con del mercurio collegata ad un serrafilo.
Un altro serrafilo si trova a metà altezza del sostegno
della spirale. Il tutto poggia su un basamento di legno.
Il funzionamento si basa sulla dilatazione dei solidi. I
tre metalli hanno una dilatazione diversa. Ponendo all'interno
dell'elica l'argento che è il più dilatabile
allora l'elica si svolge quando la temperatura cresce mentre
quando decresce si avvolge. Al contrario sarebbe se all'interno
fosse il platino. L'oro, che ha un coefficiente di dilatazione
intermedio serve per evitare rotture. |
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Termometro
a massima e minima.
In
questo tipo di termometro è possibile leggere le
temperature massime e minime raggiunte da un ambiente in
un dato intervallo di tempo. |
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Sonda
con resistenza per misure di temperature. Sensore di temperatura. |
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Cassetta
di Ingenhousz.
Serve
per dimostrazioni sulla diversa conducibilità di
materiali vari. Le aste di alluminio, ferro, legno, rame,
ottone ed acciaio sono montate sul coperchio di un recipiente
di alluminio contenente acqua e sono ricoperte di carta
termocromatica con temperatura di viraggio 40°. |
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Dilatometri
e lamina bimetallica.
Semplice
apparecchio per dimostrare la dilatazione lineare termica.
Il riscaldamento delle aste viene fatto con una lampada
ad alcool e l'allungamento attraverso un meccanismo a leva
è riportato ad un indice; il valore della dilatazione
lineare è letto sull'apposita scala.
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Dilatometro
con filo argentana.
Per
determinare il coefficiente di dilatazione. |
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Anello
di Gravesande.
Per
dimostrare la dilatazione che il calore provoca sui corpi
solidi. A freddo la sfera, appesa al supporto tramite un
filo metallico, passa attraverso il foro. |
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Calorimetro
ad acqua.
Per
determinare il calore specifico di solidi e liquidi, nonchè
per esperimenti sui cambiamenti di stato fisico (misura
dell'energia nella trasformazione ghiaccio-acqua e nella
trasformazione vapore acqueo-acqua liquida). |
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Calorimetro
a ghiaccio di Lavoisier e Laplace e pentola a pressione.
Il
Calorimetro a ghiaccio di Lavoisier e Laplace fonda la misura
della quantità di calore ceduta da un corpo sul peso
di ghiaccio fuso. |
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Pentolino
rame bagnomaria. |
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Bollitore
ad immersione.
Serve
ad aumentare la temperatura del liquido in cui viene introdotto.
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Vaso
di Hope.
Per
provare che l'acqua ha la massima densità a + 4°
(anomalia dell'acqua). |
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Pentola
di Papin.
Con
chiusura a pressione, organi di sicurezza, rubinetto, termometro,
per la determinazione del diagramma della pressione del
vapore acqueo. |
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Apparecchio
per verifica trasformazione lavoro in calore (Tubo di Tyndall).
E'
costituito da un tubo d'ottone sottile e da una morsetta.
Introdotta una piccola quantità di etere nel tubo
e chiuso quest'ultimo con tappo morbido, stringendo leggermente
con la morsetta, in pochi giri con una macchina di rotazione
il tubo si scalda per l'attrito con l'aria e si raggiunge
il punto di ebollizione del liquido e la tensione sufficiente
perché sia gettato via il tappo. |
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Cubo
di Leslie.
Per
misurare le radiazioni termiche.
Il cubo ha le facce laterali trattate in modo differente;
in particolare una è bianca, una è lucida,
una è annerita e l'ultima è ruvida. Nel cubo
si introduce acqua bollente.
Una volta scaldato uniformemente il cubo, per mezzo dell'acqua
calda, si può constatare il diverso potere emissivo
delle facce, a causa del diverso trattamento superficiale.
Si può verificare che le superfici nere e ruvide
emettono più energia radiante rispetto alle superfici
bianche e lucide. |
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Strumento
per la valutazione dell'equivalenza calore-lavoro. Apparecchiatura per dimostrare il primo principio della termodinamica, anche detto legge di conservazione dell'energia. L'equivalenza tra lavoro e calore fu dimostrata da Joule attraverso una serie di esperimenti verso la metà del 1800.
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Specchi
parabolici per lo studio dell'irraggiamento. |
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Pila
termoelettrica per misure di irraggiamento |
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Vaso
di Dewar.
Recipiente
cilindrico a doppia parete argentata fra le quali è
stato fatto il vuoto, per dimostrare il principio di funzionamento
dei contenitori termoisolati. |
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Modelli
di motori a scoppio e vapore. |
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Igrometro
a capello (di Saussure).
Per
la misura dell'umidità relativa all'aria. |
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Igrometro
secondo Daniell.
Per
la determinazione del punto di rugiada.
Costituito da un tubo di vetro evacuato, con doppia piegatura
a squadra ed ampolle sferiche alle estremità, riempito
con etere. L'ampolla inferiore contiene un termometro e
porta esternamente un sottile rivestimento anulare in oro.
Se si raffredda dall'esterno l'ampolla posta più
in alto l'etere in distillazione nell'ampolla inferiore
provoca evaporando un raffreddamento anche in quest'ultima.
Sul termometro si effettua la lettura della temperatura
appena l'anello d'oro si ricopre di condensa. Questo deposito
di condensa indica il raggiungimento del punto di rugiada. |
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Igrometro
a condensazione.
L'igrometro
a condensazione tipo Chistoni è una forma particolare
dell'igrometro Alluard, perfezionamento a sua volta dell'igrometro
di Regnault. E' più preciso dell'igrometro a capello.
Funziona con al suo interno etere solforico puro. In questo
igrometro "la temperatura di rugiada" si raggiunge
quando si appanna la superficie speculare (dovuta al raffreddamento
dell'apparecchiatura in seguito all'evaporazione dell'etere
solforico puro). |
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Psicrometro
E'
uno
strumento per misurare l'umidità dell'aria.
Lo psicrometro è uno strumento semplice e piuttosto
diffuso per la misura dell'umidità. Esso consiste
di due termometri: uno, definito termometro a bulbo secco,
misura semplicemente la temperatura dell'aria; l'altro,
definito termometro a bulbo bagnato, ha il bulbo avvolto
in una garza di cotone mantenuta umida: quindi misura la
temperatura dell'acqua a contatto con l'aria, che è
inferiore a causa del calore richiesto per l'evaporazione.
Dalla contemporanea lettura dei due termometri si può
risalire anche all'umidità relativa e al punto di
rugiada. |
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Polimetro
(di Lambrecht).
Lo
strumento misura temperatura e umidità relativa dell'aria
e permette di determinare anche la temperatura di rugiada
e l'umidità assoluta. E' costituito da un telaio
sul quale sono montati un termometro a mercurio e un igrometro
a capello. Il termometro è dotato di due scale affiancate,
una per la lettura della temperatura in gradi °C, l'altra
per la corrispondente densità massima di vapore acqueo
presente in condizioni di saturazione. L'igrometro, tramite
un indice ed una doppia scala di misura, fornisce il valore
dell'umidità relativa, in percentuale di quella massima,
e la differenza, in gradi, fra la temperatura dell'aria
e la temperatura di rugiada.
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Manometro
ad "U" ad acqua.
Strumento
idoneo alla misura di bassissime pressioni, privo di organi
meccanici da indicazioni affidabili in mm. di colonna d'acqua.
È formato da due rami ad U nei quali, per il principio
dei vasi comunicanti, l'acqua si stabilisce al medesimo
livello. L'aumento di pressione fa sì che il livello
dell'acqua scenda in un ramo e salga nell'altro; conosciuto
il dislivello si risale alla differenza di pressione (Legge
di Stevin). |
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Manometri
a mercurio.
Strumento
idoneo alla misura di pressioni
maggiori. Il principio di funzionamento è identico
al manometro ad acqua.
Per lo studio delle variazioni di pressione nei gas a
volume costante in funzione della temperatura.
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