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Bacchette
ebanite e vetro per elettrizzazione per strofinio su straccio
di lana
I
corpi, in opportune condizioni, acquistano la proprietà
di attirare i corpi leggeri. Così se si strofina
una bacchetta di vetro o di ebanite con un panno di lana,
si osserva che essa attira pezzettini di carta o palline
leggere come quella del pendolino elettrico. Un
corpo che ha acquistato la proprietà di attirare
corpi leggeri si dice elettrizzato. Due
bacchette dello stesso materiale quando vengono elettrizzate
per strofinio, si respingono (per verificarlo è
sufficiente sospenderne una tramite dei fili e lasciarla
libera di muoversi). Bacchette di materiali diversi possono
attirarsi o respingersi a seconda della loro natura. Le
esperienze dimostrano comunque che vi sono due soli tipi
di elettricità: quella acquistata dal vetro e dai
materiali che si comportano come il vetro e quella dell’ebanite
e dei materiali che si comportano come l’ebanite.
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Strumenti
vari elettrostatica
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Elettroscopi
a foglie
L’elettroscopio
è uno strumento, inventato nel Settecento, che
permette di rivelare la presenza di carica elettrica.
L'elettroscopio è costituito da un pomello conduttore
collegato a due sottili lamine metalliche chiamate "foglioline"
che sono racchiuse in un recipiente di vetro per isolarlo.
Avvicinando al pomello metallico un corpo caricato elettricamente,
ad esempio una bacchetta di plastica strofinata con un
panno di lana, si vedranno le due lamine divergere. La
vicinanza del corpo elettricamente scarico produce un
fenomeno fisico detto induzione elettrostatica. Le due
lamine diventeranno pertanto cariche dello stesso segno
e si respingeranno. Allontanando il corpo carico, detto
anche corpo induttore, le due lamine tornano ad avvicinarsi.
Questo fenomeno può essere ripetuto nel tempo e
se si tocca con il dito il pomello le foglioline rimangono
cariche e restano separate, se poi si tocca nuovamente
si scaricano e ritornano neutre.
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Piumetto
elettrico elettrizzato
Serve
per mostrare la repulsione tra corpi recanti cariche dello
stesso segno. E’ costituito di un pennacchietto di striscioline
di carta fissato a un manicotto con spina. La carica può
essere conferita mediante il generatore a nastro di Van
der Graaf.
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Arganetto
elettrico
Se
si collega ad una macchina elettrostaticaa un mulinello
con le punte tutte piegate dalla stessa parte, sospeso
su un sostegno isolante, si osserva che esso si mette
a ruotare in senso opposto a quello in cui sono disposte
le punte: all’azione con cui la punta respinge gli ioni
con carica omonima, corrisponde una reazione di tali ioni
sulla punta, e il mulinello si mette a girare.
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Gabbia
di Faraday
Sistema
costituito da un contenitore in materiale elettricamente
conduttore (o cavo conduttore) in grado d'isolare l'ambiente
interno da un qualunque campo elettrostatico presente
al suo esterno, per quanto intenso questo possa essere.
L'elettroscopio a foglie presente al suo interno dimostra
che, quando in funzione, non c'è alcuna carica
elettrica al suo interno.
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Rete
di Faraday
Reticella
metallica per elettrostatica detta anche “Rete di Faraday”.
La rete può essere messa nelle diverse posizioni
ed è collegata ad un polo di una macchina elettrostatica
e dunque posta ad un potenziale elettrico di decine di
kV. Ogni strisciolina di carta si carica dello stesso
segno della rete e pertanto viene respinta con lo stesso
processo che avviene in un elettroscopio a foglie; la
sua posizione di equilibrio si deve al concorrere delle
forze elettriche distribuite lungo la strisciolina e al
suo peso.
Quando alla rete si fa assumere la forma cilindrica si
nota che le striscioline all`interno restano aderenti
alla rete, mentre quelle esterne se ne allontanano, proprio
come accadrebbe in una gabbia di Faraday.
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Pozzo
di Faraday
L'apparecchio
è costituito da un contenitore metallico cavo che
si appoggia su un supporto isolante.L'apparecchio serve
a dimostrare che, caricando un contenitore cavo, la carica
si distribuisce sulla parte esterna della superficie,
mentre all'interno il campo elettrico si mantiene nullo.
Il pozzo può essere caricato inserendo, anche ripetutamente,
una sferetta carica che vada in contatto con la parete
interna; ogni volta la sferetta si scarica nel contatto.
Se a questo punto si inserisce una sferetta scarica e
la si pone in contatto con la parete interna, si può
constatare che la sferetta rimane scarica, dimostrando
così l'assenza di campo elettrico all'interno del
pozzo.
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Bicchiere
di Faraday
Per
lo studio della distribuzione della carica all’interno
di un corpo cavo.
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Conduttori
cilindrici
Coppia
di conduttori cilindrici. Costituendo praticamente un
conduttore divisibile, questo apparecchio consente di
verificare le polarità elettriche nel fenomeno
dell’induzione elettrostatica.
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Conduttore
a punta con cavità
consente
di fare esperienze sulla distribuzione della carica nei
conduttori isolati. Se si elettrizza un conduttore sferico
isolato e lontano da altri conduttori, l’elettricità
si distribuisce con uniformità sulla sua superficie
esterna. Se si elettrizza un conduttore di forma qualsiasi,
l’elettricità non si distribuisce in modo uniforme
sulla superficie: la densità superficiale di carica
è massima nei punti di massima curvatura e minima
in quelli di minima curvatura. Questo
può essere verificato con una sferetta metallica
munita di manico isolante: si tocca con la sferetta il
corpo carico in un punto, asportando così una parte
di carica proporzionale alla densità elettrica
corrispondente, e si tocca quindi un elettroscopio. Ripetendo
l’esperienza in più punti si può verificare,
dalla divergenza delle foglie dell’elettroscopio, come
varia la densità di carica nei diversi punti. In
particolare risulta molto grande la densità di
carica sulla punta: sarà quindi molto intenso il
campo elettrico in prossimità di essa.
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Conduttore
sferico su base isolante
Per
esperienze sull’elettrizzazione (per contatto e per induzione),
sul potenziale e sulla densità di carica dei conduttori.
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Apparecchio
per la dimostrazione della distribuzione superficiale
di carica (emisferi di Cavendish)
Per
verificare che la carica elettrica sui conduttori metallici
si distribuisce sulla superficie. Mettendola in contatto
con gli emisferi, la sfera si scarica completamente.
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Scanpanio
elettrico
E'
un dispositivo il cui funzionamento si basa sull'induzione
elettrostatica. Per induzione elettrostatica, ciascuna
sferetta si carica negativamente dal lato della campanella
esterna e positivamente dal lato della campanella centrale.
Le sferette vengono così attirate elettrostaticamente
dalle campanelle "positive" (che risultano più
vicine rispetto a quella centrale). Al contatto si caricano
positivamente e quindi vengono respinte dalle campanelle
positive e attirate da quella negativa che, al momento
del contatto, si carica acquistando carica negativa. La
campana centrale respinge allora le sferette metalliche
che risultano nuovamente attirate dalle campanelle positive.
Ad ogni urto si genera un tintinnio.
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Bilancia
di Coulomb storica.
Questo
apparecchio serve per la deduzione delle leggi sulle azioni
di poli magnetici e di masse elettriche. La cassa cilindrica,
completamente di vetro, poggia su di una base circolare
di mogano compensato con piedi di ottone con viti calanti.
Essa porta a metà altezza una divisione in gradi,
Il coperchio è un disco di mogano accuratamente
lavorato, che si appoggia semplicemente sulla cassa ed
è guidato da tre rulli di ebanite. Nel centro del
coperchio si eleva un tubo di vetro che porta superiormente
la testa graduata girevole a frizione. L’isolamento della
sospensione metallica dell’equipaggio mobile è
dato dalla colonna di vetro e da un cilindro di ebanite.
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Bilancia
di torsione ( di Coulomb)
Verifica
sperimentale della legge di Coulomb.
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Macchina
di Ramsden.
Fu
ideata da Jesse Ramsden nel 1766 e fu molto usata nel
passato. Rappresenta un tipo assai perfezionato di macchina
a strofinio. Tra due coppie di cuscinetti è inserito
un disco girevole di fronte al quale sono posti due conduttori
metallici sorretti da aste isolanti e terminanti con due
rami muniti di punte che abbracciano il disco. Agendo
sulla manovella si fa ruotare il disco che, per strofinio,
si carica positivamente e elettrizza per induzione i conduttori.
La carica positiva rimane sui conduttori e quella negativa,
disperdendosi attraverso le punte, neutralizza il disco.
Questo, passando attraverso l'altra coppia di cuscinetti,
si elettrizza nuovamente così che, mantenendolo
in rotazione, i conduttori rimangono elettrizzati positivamente.
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Elettroforo
di Volta
L'elettroforo,
ideato da A. Volta intorno al 1775, rappresenta una prima
rudimentale macchina elettrostatica a induzione in grado
di accumulare e separare cariche elettriche. È
costituito da uno strato di resina contenuta in un piatto
metallico, e da un disco metallico dotato di manico isolante
(scudo). Lo strato di resina viene caricato negativamente
per strofinio con straccio di lana; si pone poi lo scudo
a contatto con lo strato di resina. Per
induzione lo scudo si carica di segno positivo sulla faccia
prospiciente la resina e di segno negativo sulla faccia
superiore. Toccando con un dito la faccia superiore, le
cariche negative si scaricano a terra e scocca una scintilla.
Lo scudo rimane così carico positivamente. Se si
solleva lo scudo e si scarica l'elettricità positiva,
si può disporre di nuovo lo scudo sullo strato
di resina e ripetere le operazioni precedenti senza che
la resina debba essere rielettrizzata. Per tale motivo
Volta denominò il dispositivo elettroforo perpetuo.
Grazie
alla sua semplicità costruttiva e di funzionamento,
l'elettroforo di Volta ha goduto di grande popolarità
ed è stato realizzato in molte versioni.
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Macchina
di Wimhurst
La
macchina di Wimshurst è uno storico generatore
elettrostatico per generare alte tensioni, sviluppato
nel 1889 dall'inventore britannico James Wimshurst. L'aspetto
è particolare ed è caratterizzato da due
dischi montati in verticale che ruotano in direzione opposta
e due sfere metalliche per la scarica.Produce scariche
elettriche di una lunghezza variabile. Si fanno ruotare
due dischi di materiale isolante in senso opposto.Sui
dischi sono incollati alcuni settori metallici, isolati
l’uno dall’altro. I dischi sono posizionati l’uno di fronte
all’altro e vengono fatti girare sul loro asse, tramite
una manovella, uno in un senso e uno nell’altro.Ad
ogni giro un settore metallico subisce le seguenti azioni:
si carica di segno positivo, carica negativamente per
induzione un settore dell'altro disco, viene neutralizzato
da uno dei pettini, si carica di segno negativo, carica
positivamente per induzione un settore dell'altro disco,
viene neutralizzato dall'altro pettine. Le cariche raccolte
dai pettini sono accumulate all'interno di bottiglie di
Leida (condensatori). Quando i condensatori hanno accumulato
una quantità sufficiente di carica elettrica, l'elevata
differenza di potenziale tra i poli della macchina fa
scoccare una scintilla. La macchina non ha bisogno di
alimentatori elettrici per creare la carica iniziale,
ma ha bisogno di lavoro meccanico per far girare i dischi.
Quando produce scintille di notevole lunghezza (dell'ordine
dei 10-15 cm) diviene un debole emettitore di raggi X.
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Macchina
di Van der Graaf
Il
generatore di Van de Graaff è un generatore elettrostatico
in grado di accumulare una notevole quantità di
carica elettrica in un conduttore, creando tra questo
ed un elettrodo di riferimento, solitamente messo a terra,
un'altissima tensione (si può arrivare fino a milioni
di Volt). Un generatore di questo tipo è composto
sostanzialmente da una cinghia di materiale isolante (caucciù)
tesa tra due pulegge e mantenuta in rotazione da un motore.
La cinghia viene caricata per induzione da una serie di
punte metalliche (potere disperdente delle punte) poste
in prossimità di una delle due pulegge e collegate
ad un generatore di tensione continua (ad esempio una
batteria).Queste
cariche vengono poi trasportate, per azione del motore
che muove la cinghia, all'interno di un conduttore di
forma sferica (o più raramente, a cupola), isolato,
dove un secondo pettine metallico collegato elettricamente
alla sfera le trasferisce sulla superficie di quest'ultima.
Se non si spegne la macchina, il processo si arresta quando
la tensione presente nella sfera è sufficiente
a produrre scariche elettriche attraverso gli isolanti
di sostegno (rottura dielettrica) o attraverso l'aria
circostante (ionizzazione dell'aria). Il
tipico esperimento è quello di avvicinare al conduttore
in tensione un conduttore posto a massa e osservare la
scarica che si genera, in modo analogo ai fulmini.
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Dielettrici
e capacità del condensatore piano
Il condensatore (noto anche come capacitore) è
un componente elettrico che immagazzina l'energia in un
campo elettrostatico, che crea una differenza di potenziale.
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Condensatore
piano per esperienze quantitative
Un
condensatore piano è un dispositivo costituito
da due piastre metalliche parallele, che prendono il nome
di armature; esse sono poste ad una certa distanza l’una
dall’altra. Per far funzionare l’apparecchio, le lastre
vengono caricate con cariche di segno opposto. Caricando
una delle armature del condensatore con l’ausilio di una
macchina elettrostatica (es: elettroforo di Volta) mentre
la seconda è a terra e collegando le armature ad
un elettroscopio, si può far notare la variazione
di potenziale con la distanza delle armature stesse.
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Condensatore
a capacità variabile.
Il
funzionamento del componente è identico a quello
del condensatore fisso, eccetto che la sua capacità
può essere variata modificando la superficie delle
armature oppure lo spessore del dielettrico. Si tratta,
dunque, di un geniale dispositivo meccanico, nel quale
il condensatore può modificare le proprietà
fisiche agendo, solitamente, su un perno rotativo. E'
composto da un insieme di lamine di metallo, in posizione
fissa (statore) e un gruppo di lamine mobili (rotore)
che hanno la capacità di affacciarsi più
o meno nella struttura. Una più alta intersecazione
delle lamine corrisponde, proporzionalmente, a una più
elevata capacità elettrica del condensatore. Fondamentale
nella invenzione della radio.
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Elettroscopio
condensatore
Lo
strumento serve a valutare l’elettrizzazione dei corpi
tramite il contatto. Esso fu ideato da A. Volta per rilevare
sorgenti di elettricità a basso potenziale che
non sarebbero rilevate da un normale elettroscopio a foglie.
Per effettuare l’esperimento si collega il piatto superiore
a terra e quello inferiore a contatto col conduttore di
cui si vuole valutare il potenziale. In questo modo l’apparecchio
si sarà caricato, ma non si nota nessuna divergenza
delle lamine. Togliendo il disco superiore le lamine divergeranno
lentamente perché l’allontanamento dei due dischi
(armature del condensatore) fa diminuire la capacità
del condensatore: poiché la carica è costante,
si esalta la differenza di potenziale rispetto alla terra.
(C=Q/V ; V=Q/C)
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Elettroscopio
condensatore
Dispositivo
utilizzato per misurare piccole differenze di potenziale.
La custodia metallica cilindrica, con fiancate trasparenti
di cui una graduata, è fissata ad un sostegno isolante
e porta una presa per la messa a terra. Un'asta con manicotto
isolante porta a un'estremità una sfera e all'altra
le foglioline. Due piastrine parallele scorrevoli proteggono
le foglioline da divergenze eccessive e modificano la
sensibilità dell'apparecchio.
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Condensatore
di Epino da dimostrazione
Con
questo condensatore Epino studiò la dipendenza
della capacità di un condensatore dal dielettrico
interposto. Il condensatore è costituito da due
dischi di ottone con cui terminano due aste, sostenute
a loro volta da due colonne di ebanite che infine poggiano
su un tavolinetto di legno. Una terza colonna si trova
al centro del sistema e sostiene una lastra isolante che
viene a porsi fra le due armature.
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Bottiglie
di Leyda: condensatori cilindrici
Una
bottiglia di Leida consiste tipicamente in un contenitore
di vetro coperto da un rivestimento metallico all'interno
e da un altro simile dalla parte esterna. Il rivestimento
interno è collegato all'elettrodo di un generatore
elettrostatico attraverso un conduttore (un cavo, una
catena, ecc.), mentre il vetro funge da dielettrico. Le
bottiglie di Leida possiedono una capacità elettrica
piuttosto elevata, che unita all'alta rigidità
dielettrica e allo spessore del vetro, le rende ideali
come condensatori per alta tensione.
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Dischi
condensatori |
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Condensatori
su basetta per collegamenti in serie e in parallelo. |
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Generatore
di alta tensione 6kV |
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Generatore
di alta tensione 18kV |